Perugia, molesta due bambine al parco: settantenne patteggia un anno e mezzo di pena I fatti si sono svolti a Ponte San Giovanni tra il 2010 e il 2011
Si calava i pantaloni e si toccava i genitali. Muoveva la lingua in
modo lascivo e invitava le due minorenni a salire in casa sua per
compiere atti sessuali. E’ successo per tre quattro mesi a Ponte San
Giovanni a due ragazzine di undici e tredici anni prima del febbraio
2011. Fin quando cioè le due non hanno iniziato a parlare con qualcuno
di quell’uomo, che per loro poteva avere l’età di un nonno, che faceva
loro quelle proposte strane.
In aula Adesso quell’uomo, un perugino sulla settantina, ha patteggiato una condanna a un anno e mezzo di reclusione davanti al gip Lidia Brutti. L’anziano, difeso dall’avvocato Luciano Ghirga non ha mai reso dichiarazioni. Le due ragazzine invece vennero sentite anche con la formula dell’incidente probatorio per cristallizzare le loro deposizioni.
Più volte L’uomo aveva fatto più volte quella terribile scena davanti a loro, e più volte gli aveva proposto di andare a casa sua con frasi esplicite, che non lasciano spazio a interpretazioni. Se non forse nella mente di una ragazzina di undici anni. Una di loro due lo conosceva quell’uomo, un vicino di casa.
Ne hanno parlato Le bambine hanno fortunatamente iniziato a parlare di quanto accadeva loro con le amichette a scuola. E fortunatamente la questione è arrivata anche alle orecchie di un’insegnante che lo ha detto immediatamente alla preside. Vengono messi a conoscenza anche i genitori e partono le denunce. Le bambine erano costituite parte civile con gli avvocati Antonio Cozza e Elisa Peppucci.
In aula Adesso quell’uomo, un perugino sulla settantina, ha patteggiato una condanna a un anno e mezzo di reclusione davanti al gip Lidia Brutti. L’anziano, difeso dall’avvocato Luciano Ghirga non ha mai reso dichiarazioni. Le due ragazzine invece vennero sentite anche con la formula dell’incidente probatorio per cristallizzare le loro deposizioni.
Più volte L’uomo aveva fatto più volte quella terribile scena davanti a loro, e più volte gli aveva proposto di andare a casa sua con frasi esplicite, che non lasciano spazio a interpretazioni. Se non forse nella mente di una ragazzina di undici anni. Una di loro due lo conosceva quell’uomo, un vicino di casa.
Ne hanno parlato Le bambine hanno fortunatamente iniziato a parlare di quanto accadeva loro con le amichette a scuola. E fortunatamente la questione è arrivata anche alle orecchie di un’insegnante che lo ha detto immediatamente alla preside. Vengono messi a conoscenza anche i genitori e partono le denunce. Le bambine erano costituite parte civile con gli avvocati Antonio Cozza e Elisa Peppucci.
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